Recensione Dingoo A320

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paulvern
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Recensione Dingoo A320

Post by paulvern »

Provo a iniziare una recensione di questa console, visto che è l'unica che possiedo e che mi piace pure :-)

Il Dingoo A320 è una console Cinese prodotta da Dingoo Digital Technology Company Ltd. e commercializzata nel 2009. Da allora la console è stata copiata da altre aziende cinesi (che evitano di incidere il nome Dingoo sul retro della console ma presentano quasi sempre caratteristiche e prezzi analoghi). Nel 2011 Dingoo Digital ha prodotto l'ultima versione della console e poi si è lanciata nella commercializzazione di modelli successivi.

Vediamo innanzitutto le caratteristiche base della console, poi analizzeremo nel dettaglio le caratteristiche delle singole versioni uscite negli anni.

Il Dingoo è una console piuttosto piccola, praticamente delle stesse dimensioni di una PSP Go (ma più squadrata). Le custodie per PSP Go la ospitano senza problemi anche se gli angoli del Dingoo spingono un po' sulle cerniere.

Il cuore del sistema è un processore anch'esso cinese prodotto dalla Ingenic, JZ4732, cloccato di fabbrica a 360 Mhz, ma undercloccato a 336 Mhz (si suppone al fine di ridurre i consumi e rendere più performante la batteria). Il processore ha un'architettura MIPS che lo rende adatto a fare girare versioni di Linux compilate per tale architettura (i processori MIPS sono molto diffusi e una versione di MIPS-Linux molto semplificata gira per esempio anche nelle Vodafone stations di prima generazione). Il processore è facilmente overcloccabile fino a circa 430 Mhz, cosa che rende il Dingoo molto più performante, ovviamente a scapito della durata della batteria e aspettandosi qualche crash di tanto in tanto. Come in tutte le console portatili, ovviamente, il processore non è raffreddato in nessun modo e pertanto non è consigliabile andare oltre i 430 Mhz. I processori Ingenic della serie JZ, per quanto non mostruosamente potenti hanno il vantaggio di integrare istruzioni per la normale esecuzione dei programmi, istruzioni per il processamento dei segnali dell'hardware e istruzioni video, il tutto con ridottissimi consumi. Il JZ4732 (che poi è uguale a un JZ4740, ma pare sia stato prodotto unicamente per lettori MP3/MP4, Dingoo e similari) consuma veramente poco (circa 0,2 W), ha un'architettura a 32 bit (che quindi lo rendono almeno sulla carta capace di emulare console a 32 bit) e ha un set di istruzioni specifico per la decodifica di video in formato realvideo e MPEG 1/2/4 fino alla risoluzione di un DVD (il chè non vuol dire che per forza l'applicazione software che legge un file video riconosca tutti i formati video o riproduca senza problemi qualsiasi file, ma semplicemente che il Dingoo è in grado di decomprimere questi formati video a livello di hardware). I modelli più recenti di processori Ingenic sono dual core, con un core dedicato al software e un core dedicato alla grafica... ma non è il caso del JZ4732. L'assenza di una vera e propria GPU non permette pertanto al Dingoo di emulare console come la PSP che sono equipaggiate con due processori. Tuttavia, sebbene in maniera limitata, il processore è abbastanza potente da riuscire a gestire alcune applicazioni 3D, soprattutto se compilate direttamente e non emulate.
Il processore è direttamente collegato al controller del piccolo ma luminoso display LCD da 2.8 pollici (la cui risoluzione nativa è di 320x240 pixel). I controller del display si sono modificati nel tempo. I primi Dingoo (tutti bianchi) montavano il controller ILI9325, poi sostituito nei primi Dingoo neri dall'ILI9331 e infine (su Dingoo neri e/o bianchi) dall'ILI9338. Non ci sono sostanziali differenze tra i primi due controller, mentre l'ultimo, purtroppo, è in genere più luminoso ma ha una resa cromatica nettamente inferiore e tendente al blu. La cosa può essere corretta via software scaricando l'aggiornamento per il kernel recentemente resosi disponibile su Dingoonity (http://dl.dropbox.com/u/14106051/dingux ... ili9338_60).
E veniamo a una delle note dolenti di questa console: la dotazione ram.
La RAM disponibile (e difficilmente upgradabile) è di soli 32 MB cloccati a 112 MHz (overcloccabili a circa 140 MHz). I 32 MB sono sufficienti per l'emulazione di tutti i giochi a 8 bit, ma diventano pochini per i giochi più complessi. In questi casi, per fortuna, abbandonando il sistema nativo e installando Dingux o Opendingux, si ha a disposizione una lenta ma ridimensionabile memoria cache.
La console dispone infine di un tuner FM (che permette di ascoltare anche frequenze molto basse non utilizzate in Italia, ma non dispone di RDS), di un microfono, di due altoparlantini stereo e una uscita audio e di una uscita tv.
Il suono con gli altoparlanti interni è stereo ma non di ottima qualità e soprattutto in generale piuttosto basso. La situazione è nettamente migliore con le cuffie in dotazione che hanno una discreta resa, ma tendono a tagliare i bassi. L'equalizzatore software utilizzabile durante l'ascolto di musica o della radio non è a mio avviso particolarmente efficace.
L'uscita video produce un segnale ovviamente a bassa definizione ma con un cromatismo sicuramente migliore di quello che si può vedere sullo schermino LCD in dotazione. Il cavo video è abbastanza corto e se volete collegare una tv molto grande occorre un cavo più lungo altrimenti rimanete troppo vicino al video.
Termina la dotazione uno slot miniSD/SDHC che legge senza problemi tutte le SDHC formattate in exFAT.

E veniamo alla dotazione software.
Il sistema operativo in dotazione è il microC/OS-II, molto leggero e multitasking, ed è anche disponibile una SDK per lo sviluppo di codice nativo per tale OS. Il boot è di una manciata di secondi.
La console arriva con una manciata di giochini proprietari preinstallati e una serie di emulatori per le principali console.
Alcuni dei giochi proprietari sono piuttosto ben fatti e anche in 3D (ovviamente a bassa risoluzione).
Ma ovviamente il punto di forza del DINGO è l'emulazione.
Di default sono installati gli emulatori di GB, GBC, GBA, NEOGEO, CPS1, CPS2, NES, MEGADRIVE, SNES. Tutti sono di discreta qualità. La maggior parte dei giochi è più che giocabile se si accetta un po' di rallentamento in alcune situazioni o il salto di qualche frame (la situazione migliora con l'overclock).
La community ha reso disponibili numerosi altri emulatori per il sistema nativo tra cui Amiga, Commodore 64, ZX spectrum, PCENGINE, Vectrex, console ATARI), MAME. Anche questi in generale sono di discreta qualità. L'emulazione Amiga, da sempre difficoltosa, è piuttosto lenta.
Ricordiamo pertanto che l'unica console 32 bit emulata abbastanza bene dal Dingoo è il GBA. Per tutto il resto meglio fermarsi ai 16 bit e unicamente ai sistemi con un singolo processore da emulare.
Sebbene lo sviluppo degli emulatori non si sia fermato dubito parecchio che il Dingoo abbia la possibilità di emulare bene una Playstation o un'Amiga.
Il corredo software, oltre agli emulatori, prevede nella versione base un lettore di ebook (in realtà di file di testo unicamente nel formato txt) con l'interessante funzione text to speech (limitata all'inglese), un software per la riproduzione dei file video (numerosi i codec riconosciuti e anche i containers decodificati - assente però la possibilità di riprodurre file .ogm e .mkv, ma riproducibili mov e flv) e un lettore di flash (che funziona in modo abbastanza arbitrario).

Un nuovo mondo per la disponibilità software si è aperto con il rilascio di Dingux e, successivamente, Opendingux, due port di Linux compilato per processori MIPS.
A causa delle limitate capacità della console, l'ambiente grafico non è ovviamente quello delle versioni 'normali' di Linux (GNOME o KDE), ma una sorta di menu grafico a icone chiamato GMENU2X. Le potenzialità del sistema non sono però poche e, sebbene la shell sia accessibile solo via collegamento remoto RNDIS (in questo caso molto meglio collegare una macchina LINUX che una macchina Windows), il sistema è comunque completamente configurabile.
Disponibili per Dingux tutti gli emulatori della versione nativa e in più l'emulatore FBA, PSX e qualche altro di console minori. In generale molto più facile l'overclock (gestito direttamente da GMENU2X o dall'emulatore stesso), più alta la compatibilità e il livello di simulazione e attiva la possibilità di utilizzare la cache per consentire il caricamento dei giochi più corposi. In generale velocità di emulazione spesso simile o a volte inferiore a quella della versione nativa a parità di oveclock.
Disponibili inoltre molti port di giochi classici fra cui Doom, Hexen, Duke Nuk'em, Quake, Tyrian e persino Baldur's Gate 1 e 2 (questi ultimi con tempi di caricamento lumachevoli).

Dingux è stato recentemente 'rivisto' per risolvere alcuni dei problemi più annosi. Il nuovo OPENDINGUX permette l'accesso alla memoria interna del Dingoo (cosa che Dingux non permetteva) e ha attivato il double buffering. La maggior parte degli emulatori necessita però la ricompilazione per il nuovo OS e quindi non tutto è disponibile come su DINGUX (tra gli assenti MAME e FBA e qualche port non funziona più). La velocità è molto maggiore su OPENDINGUX e gli emulatori per esso sono attivamente sviluppati.

Sia che si scelga il più datato DINGUX che il nuovo OPENDINGUX, ovviamente si mantiene disponibile il sistema nativo, accessibile durante il boot di default (per accedere a DINGUX o OD basta tenere, invece, premuto il tasto START).

Immancabile a questo punto qualche informazione sulla batteria del DINGOO e la sua durata. La batteria al litio da 1700 mAH (praticamente insostituibile) è veramente ottima. Sia con la riproduzione di video che con l'emulazione si toccano tranquillamente le 7 ore di funzionamento. La ricarica avviene via USB o tramite collegamento alla rete e non richiede più di una mezz'ora.

Insomma una console sicuramente poco dotata dal punto di vista hardware rispetto alle console più recenti, mancante di WIFI e della possibilità pertanto di giocare in due allo stesso gioco, ma ancora molto supportata dalla community di appassionati. La disponibilità di una versione di Linux la rende particolarmente adatta agli smanettoni. Il prezzo attorno ai 50 euro comprese le spedizioni dalla Cina la rende una delle console entry level più adattabile. Consigliata come punto di partenza per i nostalgici dei giochi da sala anni 80 e come lettore multimediale leggero e dotato di una lunga autonomia. Assolutamente da non prendere in considerazione per chi desidera connettività alla rete, Android e l'emulazione delle console a 32 bit.
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